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BARANTA Festival

OLMEDO, 30 – 31 agosto 2014

Dell'epoca preistorica rimane memoria di una grande muraglia detta Baranta: un muro per difendere una terra di confine, violentemente conteso tra i Doria, il regno di Aragona e il Giudicato di Arborea, attaccato a più riprese dai Saraceni e che, anche oggi, subisce gli attacchi dei nuovi conquistatori moderni. La muraglia di Baranta è, pertanto, difesa dell'identità di un luogo, un luogo su cui soffermarsi, un luogo di confine. Del resto cum-finis, etimologicamente, non è tanto un difendere e un separare quanto il rendere partecipe, è la messa in relazione di parti vicine. Simbolicamente la muraglia di Baranta si erige ancora per scrivere una diversa storia del territorio: non più terra di conquista, ma di scambio e di cultura. Un festival con a simbolo la muraglia di Baranta propone pertanto la musica più dialogica, quella che unisce e non disprezza di contaminarsi con gli artisti dei tre continenti. Un festival come movimento culturale per definire un crocevia di nuovi intrecci durevoli, che manifesta la sua identità attraverso l'esposizione del saper fare quotidiano (quel necessario che si fa arte) con la mostra del pane tipico ed artistico e con le esposizioni artigiane. Molti già sanno che il destino avverso può essere trasformato in possibilità future: mutare gli eserciti in artisti, l'avidità della conquista in sete di cultura e i campi di battaglia in location per il festival Baranta.

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